Come Aprire un Conto Corrente in Portogallo

Chi, per necessità o interesse, volesse aprire un conto corrente in un paese diverso dall’Italia può a buon titolo sperare di ottenere il consenso dalle banche estere. Tuttavia è bene sapere che gli istituti di credito devono tutelarsi; per questo motivo verranno in genere effettuati dei controlli sul richiedente e soprattutto sui non residenti. Ciascuna banca poi, in virtù della sua politica aziendale, deciderà se accogliere o meno l’istanza per l’apertura di un conto corrente da parte di un cittadino straniero. Ogni stato ha ovviamente una sua diversa regolamentazione in materia; ecco come procedere in Portogallo.

Chi si dovesse trovare nella condizione di residente in Portogallo avrà sicuramente meno problemi ad avviare le pratiche per l’apertura di un conto corrente. Il più delle volte infatti gli istituti di credito si limiteranno a chiedere al correntista la compilazione di un modulo contenente i dati anagrafici, l’apposizione di una firma su una dichiarazione di avvenuta lettura e comprensione delle condizioni offerte e la produzione di documenti differenziati in base alla nazionalità di provenienza. Ciò significa che i cittadini originari di nazioni facenti parte dell’Unione Europea dovranno allegare un documento di identità, il passaporto, il codice fiscale, il permesso di soggiorno e qualcosa che attesti la reale residenza dell’individuo in Portogallo. Diversa è la situazione per i cittadini il cui stato di provenienza non faccia parte dell’U. E.; questi oltre ai suddetti documenti dovranno presentare la prova di indirizzo nel paese d’origine, qualcosa che attesti la loro condizione di lavoratori nel paese iberico e la carta fiscale.

Aprire un conto corrente in Portogallo senza però risiedere nello stesso stato è invece molto più complicato. Il più delle volte infatti si incorre nel rifiuto delle banche di accettare un correntista straniero e non residente. Qualora si ricevesse un rifiuto in tal senso si può, se lo stesso risulta immotivato, sporgere reclamo presso particolari enti che tutelano i servizi finanziari (p. Es. La rete extragiudiziale europea per la gestione dei reclami relativi ai servizi finanziari). Chi dovesse vedere rigettata la propria richiesta deve quindi chiedere alla banca una dichiarazione scritta che attesti che i motivi di rifiuto non siano collegabili alla discriminazione etnica, ma abbiano ragioni esclusivamente commerciali. La documentazione richiesta in caso di approvazione è invece pressocchè identica.

Torna utile infine conoscere i principali istituti di credito portoghesi. Tra questi si ricordano il Banco Santander, il Banco de Portugal, il Banco finantia, la Barclays Portogallo, la Itausa Portogallo e in ultimo il Banco Comercial Portugues. Un ultimo consiglio; se non si è pratici della lingua è sempre consigliabile farsi seguire da qualcuno che abbia maggiore dimestichezza con il portoghese, almeno nelle fasi di sottoscrizione del contratto.

Si ricordi comunque che ogni banca potrebbe avere regole diverse rispetto alle altre; è sempre bene chiedere informazioni precise e dettagliate,

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