Le obbligazioni sono la scelta di investimento più difensiva, offrendo la possibilità di costruire eccellenti strategie di investimento.
La peggiore ipotesi, difficilissima, che potrebbe accadere è l’impossibilità dell’emittente di restituire quanto ricevuto in prestito. Sono eventi rarissimi, ma accadono; basti pensare ai famosi casi dei bond Cirio o Parmalat, oppure ai bond argentini.
In questi casi estremi le perdite del risparmiatore sono ingenti per la totale perdita del capitale iniziale. Sono spesso cifre elevate, perché, trattandosi di investimenti a basso rischio ed a basso rendimento, si tende a disporre molto capitale per aumentare i profitti.
Nel momento in cui decidiamo di investire in obbligazioni dobbiamo ricordare che si tratta di un vero e proprio prestito. Le prime due domande che dobbiamo porci sono: a chi presterò il mio denaro? Il debitore sarà in grado di restituirmi i miei soldi?
Le obbligazioni si classificano anche in base al tipo di emittente; società, Stato Sovrano, o Ente Sovranazionale. Alcune categorie sono molto più sicure di altre.
In ogni caso, sin dagli inizi del ‘900 si è reso necessario misurate l’affidabilità degli emittenti.
Si tratta di un’esigenza naturale che offre a chiunque la possibilità di conoscere il rischio di credito di ogni emittente.
Il rischio di credito risponde alla domanda “quanto è affidabile l’emittente? Riuscirà a pagare le cedole ed a restituirmi il capitale?”.
Società di rating
Il compito di analizzare gli emittenti è assegnato a grandi colossi finanziari, le società di rating. Il loro scopo è quello di analizzare ogni società emittente e dare un voto di affidabilità.
Le principali società di rating sono Standard and Poor’s e Moody’s.
Dopo accurate analisi sull’emittente, sulla sua solidità finanziaria ed andamento del settore, le società di rating concludono l’indagine con un voto, il rating.
Il rating varia da un voto di massima affidabilità, AAA, ad un voto D che indica emittenti a rischio default, fallimento.
Quando si parla di investment grade, dalla tripla A alla tripla B ( o Baa ), si è in presenza di emittenti, e quindi investimenti, di una certa affidabilità, con estrema certezza di pagamento di cedole e rimborso del capitale.
Nel caso di speculative grade, dalla doppia B ( o Ba ) alla D, si parla di investimenti rischiosi, come le obbligazioni high yield.
Rating e rendimento sono correlati. Più alto è il rating minore è il rendimento. Società emittenti con rating più basso sono costrette a pagare interessi maggiori all’investitore per rendere appetibile il titolo obbligazionario.
Andiamo a vedere la tabella riassuntiva del sistema di rating delle due società di rating sopra menzionate, Standard and Poor’s e Moody’s.
S&P | Moody’s | Affidabilità |
AAA | Aaa | Il top della qualità. Il paese, o la società, che ottiene una tripla A è altamente affidabile. Il rischio per l’investitore è minimo. |
AA | Aa | Anche in questo caso si è in presenza di alta affidabilità e basso rischio per l’investitore. |
A | A | L’affidabilità è buona e la società riuscirà ad onorare il suo debito. |
BBB | Baa | Linea di confine tra qualità e rischiosità. Si tratta di emittenti non sicurissimi, ma nemmeno rischiosi. |
BB | Ba | Qualità medio-bassa con futuro incerto. |
B | B | Si tratta di emittenti abbastanza rischiose. Gli interessi in questo caso iniziano ad essere alti. |
CCC | Caa | Il capitale e gli interessi sono a rischio. L’emittente è ad alto rischio di insolvenza. |
CC | Ca | L’emittente che ha emesso le obbligazioni è già insolvente. |
C | C | Rischio massimo. La perdita del capitale è certa. |