Quando due persone negoziano la compravendita di un bene usato – che si tratti di un divano, di una bicicletta o di un elettrodomestico – il trasferimento di denaro avviene quasi sempre fra conti privati e fuori da qualsiasi circuito di fatturazione. Non esiste quindi un documento fiscale obbligatorio come accade nei rapporti con un’impresa, ma la prudenza consiglia di rilasciare una ricevuta. Questo semplice foglio scritto a mano o stampato tutela chi paga e chi incassa, perché certifica che la somma è effettivamente transitata, indica il bene ceduto e fissa la data del passaggio di proprietà. In assenza di un simile attestato risulterebbe difficile provare, a distanza di tempo, l’avvenuta transazione qualora sorgessero contestazioni su difetti occulti, rivendicazioni di terzi o dubbi sull’origine della merce.
Come scrivere una Ricevuta per acquisto tra privati
Perché la ricevuta sia giuridicamente efficace deve contenere alcuni dati minimi, sebbene la legge non imponga un modello prestabilito. Devono comparire i nomi e i cognomi completi di venditore e acquirente, i loro indirizzi o almeno un recapito identificativo, la data in cui si conclude l’operazione, la descrizione del bene in termini tali da renderlo univoco – per esempio il numero di telaio di una bicicletta, il modello e il numero seriale di un computer, le dimensioni di un mobile. È indispensabile la somma versata, espressa in euro sia in cifre sia in lettere, ed è opportuno indicare la modalità di pagamento: contanti, bonifico, assegno. In caso di denaro contante occorre ricordare che, per gli scambi fra privati, il limite antiriciclaggio oggi è fissato a cinquemila euro, soglia oltre la quale il pagamento deve essere tracciabile con strumenti bancari o postali.
La ricevuta per acquisto tra privati funziona anche come quietanza, vale a dire come dichiarazione liberatoria del venditore: con la propria firma egli attesta di aver incassato il prezzo e di non avere più nulla a pretendere. Può aggiungersi l’espressione “saldo e stralcio” quando la somma estingue ogni pretesa residua oppure la formula “pagato e quietanzato”. La firma del venditore è l’elemento che dà vita al documento; quella dell’acquirente non è obbligatoria, ma spesso viene apposta per presa visione. Chi desidera conferire data certa alla ricevuta, in caso di beni di valore, può spedirla a se stesso con posta elettronica certificata o apporre un timbro postale presso un ufficio di Poste Italiane. Anche una scansione inviata via PEC al proprio indirizzo genera un orario certificato che sarà opponibile a terzi.
Dal punto di vista fiscale la ricevuta fra privati non è soggetta all’imposta di bollo, perché non si tratta di un documento che deve essere presentato a pubbliche amministrazioni né di un atto soggetto a registrazione obbligatoria. La registrazione volontaria è tuttavia possibile se una parte lo desidera, ad esempio per un’opera d’arte di rilevante valore o per un bene registrato come un motoveicolo. In quel caso si presenta la ricevuta all’Agenzia delle Entrate e si corrisponde l’imposta fissa di duecento euro più marche da bollo da sedici euro ogni quattro facciate; l’atto ottiene così data certa e diventa opponibile anche a terzi che vantino diritti successivi.
Sul versante civilistico la ricevuta completa gli effetti del contratto verbale di compravendita. L’articolo 1470 del codice civile richiede il consenso delle parti sul bene e sul prezzo; la ricevuta non sostituisce quel consenso, ma ne certifica l’esecuzione. Se l’acquirente scopre un vizio non dichiarato potrà far leva sulla data indicata per calcolare il termine di otto giorni previsto dall’articolo 1495 per la denuncia; viceversa il venditore, mostrando la quietanza, potrà difendersi da accuse di mancato pagamento o di appropriazione indebita. La ricevuta diventa quindi un presidio di buona fede fra privati, una traccia che scoraggia contestazioni infondate e favorisce la soluzione rapida di eventuali imprevisti.
Nella pratica quotidiana si usa spesso un modulo precompilato scaricato da Internet. È sufficiente che la dicitura sia chiara: “Io sottoscritto Mario Rossi dichiaro di aver ricevuto da Luca Bianchi la somma di euro 350,00 a saldo per la vendita della libreria in legno massello descritta come segue…”. Segue l’elenco degli scaffali, le misure, lo stato d’uso e, se già concordate verbalmente, le clausole su chi sostiene il trasporto o su eventuali difetti accettati dall’acquirente. A volte si inserisce la frase “il bene viene venduto come visto e piaciuto”; non elimina la garanzia per vizi occulti, ma precisa che il compratore accetta l’usura ordinaria.
Fac simile Ricevuta per acquisto tra privati
Venditore
Nome e cognome: _____________________________________________
Luogo e data di nascita: ______________________________________
Indirizzo (via, n., CAP, città): _______________________________
Codice fiscale: ______________________________________________
Documento d’identità (tipo, n., rilasciato da, data): __________
Acquirente
Nome e cognome: _____________________________________________
Luogo e data di nascita: ______________________________________
Indirizzo (via, n., CAP, città): _______________________________
Codice fiscale: ______________________________________________
Documento d’identità (tipo, n., rilasciato da, data): __________
Oggetto della vendita
Descrizione del bene (tipologia, marca/modello, eventuale n. di serie,
dimensioni, stato d’uso, accessori):
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
Prezzo pattuito
Importo totale: € ______________________ (euro ____________________/00)
Modalità di pagamento
☐ Contanti (nel rispetto dei limiti di legge)
☐ Bonifico bancario (IBAN acquirente: ___________________________)
☐ Assegno n. _____________ su banca ____________________________
Data dell’accredito/consegna: ___ / ___ / ______
Quietanza di pagamento
Il sottoscritto Venditore dichiara di aver ricevuto in data odierna dall’Acquirente
la somma sopra indicata a saldo del prezzo di vendita del bene descritto e di
non avere null’altro a pretendere per qualunque titolo futuro. Con la firma
sottostante il Venditore trasferisce all’Acquirente la piena proprietà del bene,
mentre quest’ultimo ne accetta la consegna nello stato di fatto in cui si trova,
conservando la garanzia di legge per eventuali vizi occulti (art. 1490 c.c.).
Luogo ____________________, data ___ / ___ / ______
______________________________ (Firma leggibile Venditore)
______________________________ (Firma leggibile Acquirente)
Allegati facoltativi:
– copia documenti di identità delle parti
– fotografie del bene o distinta accessori
– copia bonifico / assegno